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Curare il bullismo a scuola attraverso il gruppo-classe
L’ambiente scolastico ha l’opportunità di divenire luogo preferenziale di ascolto, di offrire l’occasione di sperimentarsi in ruoli alternativi e di mostrare nuove possibilità anche attraverso la promozione del gruppo-classe per il contrasto delle condizioni di svantaggio, che possono declinarsi nel bullismo o nella dispersione scolastica.
Una nuova Scuola inclusiva e cooperativa
Una Scuola inclusiva e cooperativa è una scuola che agisce come una comunità di apprendimento in grado di coinvolgere attivamente tutte le sue componenti, che mette la persona dello studente al centro della sua attenzione e che considera i genitori come interlocutori, portatori di specifiche competenze, con i quali stringere un’alleanza educativa che preveda rapporti costanti e non limitata ai momenti critici.
Dal Gruppo al Branco il passo è breve
Il gruppo rappresenta la migliore palestra per uscire da sé stesso e dal proprio mondo autoreferenziale, e aprirsi alla dimensione sociale e collettiva, mentre invece il branco rappresenta quella variante della vita del gruppo adolescenziale che si presta al passaggio degli impulsi violenti dallo stato di fantasia a quello dei comportamenti agiti. In Italia il branco è costituito da gruppi di giovani annoiati che cercano di impegnare il tempo per potersi divertire, all'interno di contesti sociali e familiari multiproblematici, ma non necessariamente nelle fasce socioculturali disagiate.
Il ruolo delle emozioni nei DSA
Le difficoltà incontrate a livello scolastico da parte dei ragazzi con Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) si riverberano sul loro comportamento e possono provocare anche depressione, ansia e comportamenti oppositivi, creando così un circolo vizioso tra aspetti cognitivi ed emotivo‐relazionali che si esplicitano spesso attraverso difficoltà comportamentali, coinvolgendo quindi in modo negativo anche le interazioni con i pari.
Le origini della delinquenza
La delinquenza è il fallimento di un adattamento sociale, dipende dall’interazione di molteplici fattori presenti nel bambino, nella famiglia e nell’ambiente, ed è in relazione con la gravità delle situazioni di vita del bambino. La maggior parte dei giovani il cui comportamento delinquenziale è persistente ed estremo percepiscono il mondo come fondamentalmente incurante, rifiutante e non degno di fiducia, maturano perciò un senso di ingiustizia e oltraggio e un risentimento duraturo che porta al disprezzo e all’indifferenza per gli altri.
I disturbi alimentari in adolescenza
Gli obesi e le bulimiche vivono il dramma di una spinta a riempire un vuoto che non si estingue mai, mentre l’anoressica si identifica con questo vuoto, lo incarna, lo custodisce come la cosa più preziosa al mondo. Il rifiuto del cibo si presenta come una difesa dai rischi del legame con l’altro, e come una manovra per suscitare nell’altro quelle attenzioni e quella presenza che in precedenza non ha saputo dare. La cura consisterà in una rivivificazione. Un segno importante di guarigione è infatti il riattivarsi di un interesse libidico e affettivo verso l’altro sesso o verso il mondo delle relazioni affettive. Noi non dobbiamo puntare a fare tornare l’appetito, noi dobbiamo puntare a far tornare il desiderio
Il tentato suicidio in adolescenza
Gli adolescenti sono dei debuttanti nella gestione del dolore, e quando stanno male la loro sofferenza è senza riparo e mediazioni, perciò sono costretti a trovare una soluzione drastica, che può essere quella di gettare nel corpo il proprio dolore. Per il soggetto suicida muore innanzitutto il futuro, o meglio la prospettiva del futuro diviene talmente angosciosa che proprio da essa occorre evadere, infatti il suicidio si presenta come una fuga.
L’esame di Maturità come rito di passaggio
L'esame di maturità non è solo un test, una prova, una valutazione del proprio livello di competenze, conoscenze e capacità, ma rappresenta soprattutto un rito di passaggio dall'infanzia-adolescenza alla vita adulta, peccato però che ormai l'adolescenza non termina più con il compimento della maggiore età, ma si protrae per molto più tempo, e in alcuni casi addirittura sembra non cessare mai.
PAS. Sindrome di Alienazione Genitoriale
Nella Sindrome di Alienazione Genitoriale (PAS) Il rischio è quello di non riconoscere e non valutare il disagio emotivo dei minori, che in realtà svolgono un ruolo attivo nella realizzazione della PAS, e disconoscere il loro diritto di salute, se non nel sollecitarli a ristabilire la frequentazione del genitore rifiutato. L’alienazione non è soltanto il frutto del genitore programmante, ma è una dinamica familiare nella quale tutti i membri della famiglia giocano un ruolo ed hanno proprie motivazioni.
Comportamenti autolesivi in adolescenza
Gli adolescenti affermano di compiere agiti autolesivi per contrastare sensazioni di vuoto o per liberarsi da sensazioni di rabbia e di disperazione insopportabili, perciò il loro comportamento può essere considerato come una forma di auto terapia, come un tentativo di mobilitazione del mondo adulto nella speranza che qualcosa cambi, che qualcuno faccia qualcosa
La separazione come processo di transizione
Affrontare la fine del matrimonio sapendo portare in salvo il legame stesso. Essere in grado di ricercare e di riconoscere, accanto a ciò che è stato fonte di dolore e di ingiustizia, ciò che di buono e giusto è stato compiuto e distribuito nella relazione. Si tratta cioè di riconoscere l’esistenza di aspetti positivi, si tratta di tenere viva la fiducia nel valore del legame e in se stessi come degni di legame, salvando al contempo la genitorialità.
La paura della diversità
Se si riuscisse a diluire la paura verso il diverso, rendendo magari l'Altro meno ignoto e stigmatizzato, ma con delle connotazioni più realistiche per dargli forma, sono sicuro che l'integrazione sarebbe maggiormente accettabile e certamente più facile da attuare. Se invece dovesse permanere un regime di paura, si cristallizzerebbe un sistema scisso composto dalla fazione dei "Buoni" e dalla fazione dei "Cattivi", che rischierebbe seriamente di fare innalzare ulteriormente il livello di aggressività e violenza, difesa estrema da qualcosa che spaventa particolarmente poiché vissuto come estremamente pericoloso e minaccioso.
Come è cambiato il mestiere del genitore
L’organizzazione sociale della nostra vita non facilita l’integrazione tra il ruolo di donna e il ruolo di madre, anzi ne favorisce il divorzio, e da ciò ne possono scaturire inedite versioni patologiche della maternità, come per esempio quelle madri che vivono i propri figli come un handicap alla propria affermazione sociale. Per quanto riguarda invece il padre, con la crisi del ruolo dell’autorità, si è creato un grande silenzio attorno alla funzione del padre che sembra non avere più un mandato preciso dalla società. I nuovi padri sono stati addestrati all’esercizio della loro funzione dalle compagne e mogli e soprattutto dai figli. Imparano il mestiere non imitando loro padre, ma la loro compagna e cercando di capire cosa vuole il figlio, cioè di che tipo di padre avesse bisogno.
Il sogno: bussola e termometro dell’inconscio
Il sogno può fungere da bussola o da termometro del momento che si sta attraversando in psicoterapia o che si sta vivendo nella realtà, che poi spesso non sono poi così distanti. Bussola perché il sogno orienta l'intervento terapeutico mostrando l'aspetto della psiche più pregnante in quel determinato momento o i desideri/bisogni inconsci del paziente. Termometro perché il sogno indica la temperatura del malessere del paziente, oppure indica se quel determinato intervento del terapeuta è risultato adeguato o ha toccato troppo precocemente o bruscamente alcuni tasti dolorosi.
Affido condiviso. Lotta di tempi e di case
L'Affido condiviso prevede che i genitori trascorrano la stessa quantità di tempo con i propri figli, i quali dovrebbero perciò avere un doppio domicilio. In questo modo si rischia di mettere le esigenze e le pretese dei genitori davanti ai bisogni e alle necessità dei figli, i soggetti più fragili che andrebbero maggiormente tutelati.
Psicoterapia, camera delle torture o stanza dei sogni?
La Psicoterapia è una terapia che si svolge sempre in due, nel senso che sia il terapeuta che il paziente devono sapersi mettere in gioco, accettando entrambi di navigare in mari sconosciuti e dolorosi per trovare insieme una via d'uscita. Lo Psicoterapeuta non deve mai avere la presunzione di possedere le risposte in tasca o la ricetta pronta, ma deve avere l'umiltà di mettere al servizio dell'altro il proprio apparato pensante per cercare insieme al paziente delle risposte, dei significati, un senso a ciò che gli sta accadendo e che lo fa soffrire.
Adolescenza nuova, Scuola vecchia
Le difficoltà che gli adolescenti oggi incontrano sono molto differenti rispetto al passato, e di conseguenza anche i sintomi e le patologie che emergono sono relativamente nuove. La Scuola però attualmente sembra impreparata ad accogliere e rispondere adeguatamente alle nuove problematiche adolescenziali.
Inglobati dalla Rete
Lo schermo del computer è un perfetto mediatore che permette di camuffare o nascondere le proprie “mancanze” e i propri “difetti”, e che dà la grande possibilità di mostrarsi al proprio “pubblico” nel migliore dei modi possibili, al sicuro nella propria cameretta dietro al PC. E' importante sfruttare questo potentissimo strumento per migliorare e facilitare la nostra vita quotidiana, senza però permettere mai che il mondo virtuale diventi una protesi insostituibile di noi stessi o un vero e proprio sostituto della nostra vita reale.
Perché ci si lascia?
Il matrimonio, come ogni organismo, può perire per esaurimento della sua carica vitale o per improvviso collasso della sua forza di coesione Un costante fattore di attrito è costituito dalla ripartizione delle incombenze domestiche e di accudimento. Poiché ormai entrambi i coniugi hanno un lavoro fuori casa, si pone la [...]
Le nuove famiglie
La famiglia si è adattata sempre più alle esigenze narcisistiche del figlio, seguendo come obiettivo dell’azione educativa la sua felicità spensierata, sollevandosi così dal compito gravoso di rappresentare il limite e la frustrazione. Il genitore si prodiga a spianargli la strada dagli ostacoli evitando l’incontro con il reale, con le proprie emozioni, ed impedendo che i ragazzi si mettano alla prova, sperimentando anche la possibilità di sbagliare.
Adolescenza
L’adolescente è prevalentemente un animale simbolico, cioè costretto a costruire nuove rappresentazioni mentali del sé e del mondo Gli adolescenti, secondo Charmet, hanno tre compiti principali di sviluppo da assolvere per portare a termine l’intero processo adolescenziale: Il processo di “soggettivazione” nei confronti della rete di relazioni infantili e dei [...]