La psicoterapia psicoanalitica è un tipo di psicoterapia in cui viene lasciato maggiore spazio e dedicato più ascolto al mondo interno del paziente, con l’obiettivo di agire sulle cause inconsce che possono essere alla base del disagio psicologico.
La psicoterapia è quindi una scelta adatta a quelle situazioni in cui si manifestano un disagio o una sofferenza psichica, psicosomatica o relazionale, di cui si vogliano indagare anche gli aspetti più profondi.
L’obiettivo della psicoterapia è comunque quello di raggiungere un cambiamento tangibile, che potrete riscontrare sotto forma di maggiore benessere personale. In questo caso per benessere personale intenderemo l’acquisizione di nuovi strumenti e risorse emotive per affrontare serenamente problematiche in passato difficili da gestire e per affrontare consapevolmente nuove situazioni.
La consapevolezza è uno dei cardini della psicoterapia: la persona presa in carico deve arrivare a riconoscere quei sintomi e quei tratti di personalità rigidi o disadattivi, che utilizza per affrontare conflitti psicologici spesso inconsci. Per poi ridisegnarli o imparare a gestirli.
Alla base di sintomi e problemi troviamo infatti, quasi sempre, schemi difensivi disfunzionali che possono essere abbandonati solo attraverso una conoscenza più profonda di sé, che diminuisca l’esigenza di ricorrervi nell’illusoria speranza di allontanare una sofferenza che ritorna sotto altre forme.
Funzionale all’entrata in contatto con i propri stati più interni è l’utilizzo del lettino, uno dei “simboli” della psicanalisi. Si tratta sicuramente di uno strumento molto utile nel lavoro terapeutico, ma il suo utilizzo deve essere sempre valutato in base alla singola situazione, durante la prima fase di consultazione.
Personalmente propongo l’utilizzo del lettino tutte le volte che è possibile farlo perché oltre a permettere di entrare in contatto più facilmente coi propri stati interni, consente di esprimere più liberamente i propri pensieri.
Questo non significa che il paziente sia obbligato ad utilizzare il lettino. La mia rimane una proposta di utilizzo, ogni persona è sempre libera di scegliere la poltrona e un approccio frontale con me.
La frequenza in questo caso è, solitamente, di una seduta alla settimana, ma si può prevedere anche una frequenza più alta (due o più sedute alla settimana, in giorni ed orari fissi e concordati) sulla base delle caratteristiche della singola situazione.
In base alle reciproche disponibilità viene concordato un giorno della settimana ed un orario in cui vedersi: il giorno e l’orario concordati restano così fissi ed assegnati a quel particolare paziente in modo che sia garantita una frequenza costante e continuativa.